Dieci anni fa, il 17 marzo 2009, moriva a Siena Fiamma Bianchi Bandinelli. Nata a Livorno nel 1937, aveva studiato a Siena e a Firenze, dove si era laureata in biologia. Trasferitasi a Torino nel 1964, aveva insegnato scienze nella scuola secondaria e lavorato come traduttrice. Il suo impegno politico, iniziato nel Pci, era proseguito nella sinistra extraparlamentare. Gli ultimi anni della sua vita, segnati da una grave malattia, li aveva dedicati interamente allo studio e alla documentazione della lotta dei Palestinesi per l’indipendenza, contro l’occupazione israeliana dei loro territori.
Ricordiamo Fiamma con le parole che Edoarda Masi scrisse a Luca Baranelli.
* * *
Milano, 20 marzo 2009
Caro Luca,
non ti dirò le parole convenzionali («ti sono vicina»…), anche se esprimono infine una verità. Sono troppo colpita dalla perdita di una persona, più ancora che amica, presenza e parte in quella comunità di «cattivi maestri» che siamo stati nel corso del secolo oggi calpestato.
Al di là del dolore non misurabile, conoscere il ritorno nel grande corpo della materia («composita solvantur») è guardare in faccia la condizione inaccettabile della nostra esistenza, e accettare ad un tempo il solo possibile conforto. Il riposo infine dalla sofferenza intollerabile.
Un abbraccio
Edoarda
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