Per Giuseppe Nava

Sabato 27 luglio, a Firenze, è scomparso Giuseppe Nava. Nato a Milano nel 1937 e formatosi con Lanfranco Caretti, dopo aver insegnato all’Università di Perugia fu per molti anni docente del Dipartimento di Filologia e critica di Siena, prima come successore di Franco Fortini nella cattedra di Storia della critica letteraria, poi come ordinario di Letteratura italiana. Fu tra i fondatori del Centro Franco Fortini (nel 1995), la cui direzione – così come quella della rivista «L’ospite ingrato» – ha mantenuto fino al pensionamento, dando avvio a molti dei progetti editoriali e filologici che ne hanno caratterizzato il profilo. Nella sua attività critica e di ricerca è stato un esempio di rigore e, insieme, di impegno militante: la sua fittissima bibliografia annovera in primo luogo le magistrali edizioni pascoliane (Myricae, 1974; Canti di Castelvecchio, 1983; Poemi conviviali, 2008), che lo consacrarono come maggior studioso del poeta, accanto a numerosi e puntuali interventi sul Novecento (da Gadda a Montale, Calvino, Morante, Bianciardi, Penna) nonché sull’Ottocento (Foscolo, Manzoni, De Marchi, Zanella, Carducci). In ogni suo lavoro l’attenzione al particolare, l’ascolto delle trame intertestuali, la riflessione sul metodo e lo sguardo del filologo si accompagnano ad una rara capacità di sintesi e ad una chiarezza espositiva aliena da ogni orpello o compiacimento retorico; mentre dell’insegnante si fanno ricordare – ciò che lo ha reso particolarmente caro ai suoi allievi e colleghi – lo spirito critico nei confronti di ogni cedimento alle mode e l’appassionata fedeltà alla lezione etica di Fortini, autore a cui dedicò studi e commenti di riferimento.

Il Centro Fortini si unisce al dolore della famiglia ricordando con affetto la comune militanza intellettuale e i tanti anni di fecondo lavoro.

Siena, 28/07/2019