Cinque inediti fortiniani
Flavia Di Gennaro

Nella documentazione confluita nell’appendice all’edizione critica1 del carteggio Fortini – Pasolini (1954-1966) vi è un allegato di Fortini alla lettera del 14 dicembre 1958, il cui rilevo è dato dalla presenza di cinque poesie inedite: Ascoltando Bach, I colori, A un amico sleale, Hyperion e Da Catullo. Il dattiloscritto, conservato presso il Centro Studi Pier Paolo Pasolini (CSPPP), contiene inoltre componimenti pubblicati con varianti sul primo numero della Nuova serie «Officina» e altri che, non accolti dalla redazione, Fortini edita con varianti nelle raccolte successive. Le poesie Ascoltando Bach, Hyperion e Da Catullo sono anche conservate, in forma dattiloscritta o come stampe da pc, nell’Archivio Franco Fortini (AFF), serie Poesie Rifiutate;2 per le altre due il solo testimone è l’allegato. Dall’analisi del materiale archivistico è emerso il labor limae del poeta, che interviene con delle correzioni a penna sul dattiloscritto inviato a Pasolini e inserisce delle varianti nei testimoni conservati presso l’AFF. Fortini sin dall’inizio attribuisce a questi suoi versi una forma incompiuta; infatti, nella lettera cui sono allegati scrive:

I versi, dopo averli letti, buttali via o rimandameli
Milano, 14 dicembre 1958

Caro Pasolini,

jersera e stamani ho letto i tuoi epigrammi, che mi han fatta una forte impressione e che trovo molto belli e giusti, fra le cose migliori tue, e che “ti stanno bene addosso”. […] Negli epigrammi (quello a un figlio non nato è molto “giusto” ed è una cifra esatta per leggere molte tue cose) sei davvero felice; certi eccessi aretineschi (gli amici vorrebbero canchero per cancro, io vorrei né l’uno né l’altro, moralisticamente), cioè letterari, van corretti con mano leggerissima. Hai fatto bene a scriverli. Bellissimo quello per la Francia.

Ti accludo una quindicina di esperimenti, schizzi, abbozzi e pretese recenti, che non sono in ordine né in gruppo. Sarei contento se tu potessi darci un’occhiata e dirmene una parola. […]

Tuo affezionato
Franco Fortini3

Pasolini invece si complimenta con lui:

Carissimo Fortini,

ieri notte è morto mio padre: ti scrivo dunque due righe: il suo corpo è ancora qui in casa, partiamo domani per Casarsa per il suo funerale, e puoi immaginare quindi lo stato d’animo in cui mi trovo. La tua prima lettera mi ha dato un grande piacere, primo per l’acutezza del giudizio sugli epigrammi, e forse anche sul brano di “Una vita violenta”, secondo per la bellezza dei versi che accludi, i tuoi più belli, senza dubbio: mi raccomando di non darli a Situazione, ora! Ma di lasciarli per il secondo numero. […]

Pier Paolo
Roma 20 dic.[embre] 19584

Interessante è la definizione delle poesie come esperimenti, poiché per almeno quattro dei cinque inediti è possibile parlare di “esperimenti di traduzione”. In alcuni casi l’operazione fortiniana è già esibita nel titolo della poesia come per Da Catullo, libera traduzione del carme 46; in altri casi diventa imitazione. Infatti, in I colori da “Quattro esempi contro Gottfried Benn” Fortini imita l’espressionismo di Benn in due dei suoi aspetti più appariscenti: l’uso di segni interpuntivi quali il punto esclamativo con funzione emotiva e la presenza di denominazioni cromatiche forti. La poesia Hyperion nell’allegato inviato a Pasolini si interrompe ai primi quattro versi, mentre i testimoni più recenti conservano anche una seconda e terza strofa. Nonostante l’amplio lasso di tempo intercorso tra una prima fase redazionale e le seguenti, Fortini prosegue nell’emulare la struggente forza espressiva di Hölderlin. In Hyperion emergono inoltre chiari riferimenti alla Germania durante la seconda guerra mondiale e alla mitologia greca, temi chiave dell’omonimo romanzo epistolare di Hölderlin. I primi cinque versi di Ascoltando Bach più che imitare sembrano voler riprodurre l’arte compositiva del contrappunto, per cui linee melodiche indipendenti si combinano secondo regole tramandate dalla tradizione musicale occidentale. Con il duplice scopo di rendere noti i versi fortiniani e di far entrare il lettore nel laboratorio del poeta, di cui risultano così ben visibili le modalità di scrittura e di composizione, offro l’edizione critica delle cinque poesie inedite.

I testimoni

A = Ds., 5 c., 28,2×21 cm., a inchiostro nero, con correzioni a penna blu, conservato presso il CSPPP. È un allegato alla lettera di Fortini a Pasolini del 14/12/1958 e comprende 16 componimenti, di cui 5 inediti: Ascoltando Bach, I colori, A un amico sleale, Hyperion e Da Catullo. La prima c. è numerata con n. 1 a penna blu entro cerchio, in alto nel margine destro. Questa carta contiene: Ascoltando Bach, Ringraziamenti di Santo Stefano e una poesia senza titolo. Le ultime due pubblicate con varianti e con l’aggiunta del titolo alla seconda Un’altra attesa in «Officina», Nuova serie, n. 1, marzo-aprile 1959, pp. 108-110. La seconda c. è numerata con n. 2 entro cerchio a penna blu e contiene: Per Roland Barthes, Per Francesco Leonetti e Dalla mia finestra. La prima e la seconda, quest’ultima con titolo A critico più giovane e con varianti, pubblicate in «Officina», Nuova serie, n. 1, marzo-aprile 1959, rispettivamente alle pp. 111, 108. Dalla mia finestra è pubblicata con varianti in Traducendo Brecht I, ora in F. Fortini, Tutte le poesie, a cura di L. Lenzini, Mondadori, Milano, 2014, p. 235. La terza c. contiene le poesie: Dedica dei poemi, I colori, Alla stazione di Minsk e la prima strofa di A un amico sleale. Nel margine inferiore sinistro della c. vi è il segno ./., presente nel margine superiore della c. successiva. Dedica dei poemi che, nel ds. segue la dicitura: da “Quattro esempi contro Gottfried Benn”, è pubblicata con il titolo Pronomi in Un’altra attesa; ora in Fortini, Tutte le poesie, cit., p. 226. Alla stazione di Minsk è pubblicata con varianti in «Officina», Nuova serie, n. 1, marzo-aprile 1959, pp. 109-110. La quarta c. contiene la seconda strofa di A un amico sleale e le poesie: Hyperion, Piccola apocalisse per un editore, Da Catullo e le prime due strofe di Il comunismo. Nel margine inferiore sinistro della c. vi è il segno ./., presente nel margine superiore della c. successiva. Piccola apocalisse per un editore è pubblicata con il titolo A un editore in F. Fortini, L’ospite ingrato. Primo e secondo, Casale Monferrato, Marietti, 1985, p. 57. Il comunismo è pubblicata con varianti in Traducendo Brecht II, ora in Fortini, Tutte le poesie, cit., pp. 251-252. La quinta c. contiene le ultime 4 strofe di Il comunismo e le poesie Per Renè Solmi e Materie Plastiche. La prima pubblicata con il titolo Per Renè Solmi, II, in Fortini, L’ospite ingrato, cit., p. 50; la seconda, con il titolo Distici per materie plastichein «Officina», Nuova serie, n. 1, marzo-aprile 1959, p. 111.

B = Ds., 1 c. 29,5×21 cm, a inchiostro nero, conservato in AFF, serie Poesie rifiutate, scatola XXX, f. 1, c. 22. Diverse le numerazioni presenti nel margine superiore destro: n. 22 a matita, n. 35 a pennarello nero, n. 18 a matita, poi cassato con pennarello nero. Contiene la poesia Ascoltando Bach.

C= Stampa da pc, 1 c.; 29,5×21 cm, conservata in AFF, serie Poesie rifiutate, scatola XXX, f. 1, c. 25. Nel margine superiore sinistro: 24-05-1989/Copia versi/38. Diverse le numerazioni presenti nel margine superiore destro: n. 25 a matita, n. 38 a pennarello nero, su n. cassato. Nel margine superiore: 147 bb, poi cassato a penna nera. Contiene la poesia Hyperion.

D= Stampa da pc, 1 c.; 21×14,8 cm, conservata in AFF, serie Poesie rifiutate, scatola XXX, f. 10, c. 255. Nel margine superiore sinistro: n. 46 a matita, 20 | 147 bb; nel margine superiore destro: n. 255 a matita. Contiene la poesia Hyperion.

E= Stampa da pc, 1 c.; 21×15 cm, conservata in AFF, serie Poesie rifiutate, scatola XXX, f. 10. Nel margine superiore sinistro: 24-05-1992/Copia versi/35 | 046. La carta non è numerata. Contiene la poesia Hyperion.

F= Ds., 1 c.; 29,5×21 cm, a inchiostro nero, conservato in AFF, serie Traduzioni, scatola XXII, f. 42, c. 1. Contiene la poesia Da Catullo.

Criteri di edizione

La decisione di mettere a testo il testimone A è conseguente alla scelta di restituire non l’ultima volontà dell’autore, bensì quella all’altezza temporale della corrispondenza con Pasolini, all’interno del dialogo con lui e nel contesto del carteggio. Le varianti presenti negli altri testimoni sono riportate nell’apparato. Per le poesie I colori e A un amico sleale non ho trovato in AFF altri testimoni. Occorre fare delle precisazioni per la poesia Hyperion, di cui è data la redazione A del 14/12/1958. I testimoni C, D ed E sono in apparato. A appartiene ad uno stato redazionale anteriore agli altri due, lo conferma la data, la forma dattiloscritta e il testo stesso, privo della seconda e terza strofa. Fortini quindi è intervenuto su questa poesia molti anni dopo, producendo: C, D, E. Come si evince dalle date, C (24/05/1989) è sicuramente anteriore ad E (24/05/1992); invece il rapporto tra D, non datato, ed E è più complesso. Al v. 8 in D l’autore inserisce a penna blu, collegandola al testo con / la lezione “immane”; mentre al v. 10 cassa, con la penna blu, la lezione “sua”. In E manca al v. 2 la lezione “sveva”, presente in tutti gli altri testimoni. Fortini interviene al v. 8 cancellando, con la penna rossa, la lezione “immensa” e aggiungendo la lezione di D nella stessa modalità. Inoltre, sovrascritta alla lezione cassata, vi è la variante a penna blu: “esatta”. In questa redazione l’autore non interviene sulla lezione “sua”. D ed E sono stadi redazionali cronologicamente vicini e l’aggiunta di una lezione comune ne è testimonianza, ma la variante al v. 2 presente solo in E, mi porta ad ipotizzare la seguente stratificazione redazionale: A → C → D → E.

***

ASCOLTANDO BACH

1  Cinque nel ventidue,
2  venti nel trentasette,
3  nel quarantuno ventiquattro, nel
4  quarantacinque ventotto. Ed ora
5  quaranta, nel cinquantasette. Il secolo
6  ti precede, tu incalzalo ostinato
7  e punctum contra punctum,5 fino al punto
8  del moto inverso, della variazione
9  ultima, dell’accordo
10  maggiore!

4 E ora] B; 10 maggiore –] B
4 E ora] B 1BEd ora → 2BE ora (cassata alla fine della parola, con scolorina: d)
da “QUATTRO ESEMPI CONTRO GOTTFRIED BENN”

3.
(I colori)

1  Ah macchia rossa sull’asfalto grigio!
2  E prati verdi, fiordalisi azzurri!
3  Ma – oh, fiori gialli! – un nuvolo è viola
4  ormai sui prati, indaco il cielo: e nero
5  caglio la lepre allegra uccisa all’alba.

A UN AMICO SLEALE

1  Il male che m’hai fatto
2  è un fiore che ritrovo
3  smorto, fra una parola
4  ed un’altra, d’un libro, ./.
|
./.
5  Tu intanto a poco a poco
6  muori di quel che hai fatto
7  e non lo sai… Richiudo,
8  su te, su noi, il mio libro.

4 d’un libro,] A A1d’un libro → A2d’un libro (virgola aggiunta in penna blu)
HIPERION

1  Augusta grandezza della grandezza! Fulmini delle tempeste attonite!
2  La tazza di sidro sotto l’insegna di germinale della Wirtschaft sveva,
3  le Erinni6 straziate assetate nella carrozza di posta mentre a occidente
4  tuonano i cumuli delle battaglie delle Nazioni.

C, D, E
tit. [manca] C, D, E; 2 Il bicchiere] C, D, E; 2 Wirtschaft sveva] C, D 2 Wirtschaft] E; 3 atroci assetate] C, D, E; 3 e a occidente] C, D, E; 4 della Battaglia delle Nazioni!] C, D, E; 5-14 [mancanti] A; 5 Accecante gloria della gloria! Vertigine delle città insorte! 6 Il calcolato suicidio nell’albergo di frontiera 7 e il fragile guizzo della rete nervosa] C, D, E; 8 mentre l’Europa precipita nella sua logica immensa!] C 8 sua/immane logica immensa!] D 8 nella sua/immane logica – esatta!] E; 9 E sempre, anche fissando l’essenza della donna, dove] C, D, E;10 innocente palpita la sua esistenza più debole,] C, E 10 la esistenza più debole] D; 11 anche nella follia di vincerla, di provarsi signore crudele 12 anche nel corto fulmine della superbia 13 sentirsi gola resecata, sangue, corpo 14 nudo in agonia tra i sarmenti.] C, D, E;
2 tazza] A 1Atezza → 2Atazza (corretto a penna blu: prima a, su lezione cassata: e)
3 mentre a occidente] A 1Ae all’occaso → 2Amentre a occidente (corretto a penna blu: mentre a occidente, su lezione cassata a penna blu: e all’occaso)
8 sua/ immane logica immensa!] D 1Dsua logica immensa! → 2Dsua/(segno aggiunto a penna blu per collegare al testo: /immane [a penna blu]) immane logica immensa!
8 sua/ immane logica – esatta!] E 1Esua logica immensa! → 2Esua/ (segno aggiunto a penna rossa per collegare al testo: /immane [a penna rossa]) immane logica (segue, cassata a penna rossa: immensa) → 3Esua/immane logica – esatta! (sovrascritta a penna blu: – esatta, su lezione cassata a penna rossa: immensa)
10 la esistenza più debole] D 1Dla sua esistenza più debole → 2Dla (segue, cassata a penna blu: sua) esistenza più debole
DA CATULLO7

1  Ecco è già primavera.
2  L’aria è tiepida e a un filo di vento.
3  la rabbia del cielo è caduta.
4  Via da queste campagne
5  verso le città d’Asia luminose!
6  Già vola lontana/la mente,
7  già mi sento in cammino.
8  Addio, cari compagni.
9  Si partì un giorno insieme,
10  ritorneremo per vie diverse divisi.

2 L’aria] F La’aria] err. A; 2 e aux] F; 6 lontana la mente] F
2 e a un] A A1e aux un → A2e a (cassata alla fine della parola, a penna blu: ux) un
6 lontana/la mente] A A1lontanala mente → A2lontana/ (segno aggiunto a penna blu) la mente
Note

1 F. Di Gennaro, Edizione critica del carteggio Fortini-Pasolini, relatore prof. Carlo Caruso, Università di Siena, A.A. 2018/2019.

2 Vd. F. Diaco, Tra le poesie “scartate” di Franco Fortini, in «L’ospite ingrato», 11 gennaio 2017.

3 CSPPP, 1 c.; 30×21 cm. Carta intestata del mittente. Ds. a inchiostro nero e con n. 29 a matita nel margine superiore. In calce firma a penna blu.

4 AFF, 1 c.; 27,5×17,5 cm. Ds. a inchiostro nero e con n. 19 a matita nel margine superiore destro. In calce firma e data autografe a penna rossa.

5 Nota contro nota o contrappunto. Nella terminologia musicale indica la presenza, in una composizione o in una sua parte, di linee melodiche indipendenti che si combinano secondo regole tramandate dalla tradizione musicale occidentale.

6 Le Erinni (Ερινύες) sono, nella religione e nella mitologia greca, le personificazioni femminili della vendetta, soprattutto nei confronti di chi colpisce la propria famiglia e i parenti.

7 Traduzione dal carme 46 di Catullo: Iam ver egelidos refert tepores, | iam caeli furor aequinoctalis | iucundis Zephyri silescit aureis. | Linquantur Phrygii, Catulle, campi | nicaeaeque ager uber aestuosae: | ad claras asiae volemus urbes. | Iam mens praetrepidans avet vagari, | iam laeti studio pedes vigescunt. | O dulces comitum valete coetus, | longe quos simul a domo profectos | diversae varie viae reportant.