
presso il Polo del ‘900 – Sala Conferenze, Torino
si terrà il convegno
Paolo Gobetti fra cinema e storia
a cura dell’Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza
con interventi di
Giaime Alonge, Silvio Alovisio, Alessandro Amaducci, Luca Barra, Paolo Bertetto, Giovanna Boursier, Melina Bracco, Tonino De Bernardi, Corrado Borsa, Steve Della Casa, Simone Dotto, Daniele Gaglianone, Bruno Gambarotta, Andrea Gobetti, Fabrizio Loreto, Paola Olivetti, Mariapaola Pierini, Emanuela Piovano, Pietro Polito, Franco Prono, Elio Sacchi, Marta Teodoro, Elena Testa
Nell’ambito del convegno,
il giorno 4 dicembre 2025
si terranno le proiezioni di
Le prime bande
(Pietro Gobetti, 1984)
con introduzione di Giovanni De Luna
e
Dopo quasi settant’anni i ricordi non esistono più
(Daniele Gaglianone, 1999)
con introduzione di Daniele Gaglianone, Carlo Chatrian e Paola Olivetti
Il convegno ha l’obiettivo di ricordarne tutti i molteplici interessi e le sue principali attività (alcune delle quali pionieristiche): dal partigianato al cinema passando per l’alpinismo, la critica militante, la pubblicistica, i documentari e l’Archivio stesso. Fondatore dell’Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza, nonché figlio di Ada e Piero Gobetti, Paolo è stato una figura importante della cultura italiana del ‘900 che oggi rischia (e non è la sola…) di essere meno al centro dell’attenzione di quanto certamente non meriti. Ha svolto ruoli importanti nel mondo del cinema e pur con il suo grande eclettismo, dovuto a una curiosità inesauribile che lo ha portato spesso a sperimentare nuovi formati e nuovi linguaggi, ha lasciato un’impronta fondamentale nella formazione di una generazione di giovani intellettuali e cineasti che hanno collaborato con lui in particolare negli anni ’80 e nei primi anni ’90 (tanto che non sarebbe del tutto incongruo parlare di una sua informale ma incisiva “scuola”).
Nel suo lavoro dal dopoguerra alla sua scomparsa alla fine del 1995 Gobetti ha attraversato tutte le fasi dell’evoluzione tecnologica sia per quanto riguarda il suono, sia per la pellicola, passando attraverso i vari formati amatoriali o semiprofessionali (8mm, Super8, 16mm ecc.), dalle varie forme di registrazione del suono (nastro, audiocassetta, ecc.) al videotape e tutti i formati dell’elettronica.
La sua opera si intreccia con un’attività di divulgazione che ha da un lato una forte valenza didattica (non a caso le prime produzioni venivano chiamate «lezioni filmate»), dall’altro lato si è svolta nel dare vita all’Archivio, a raccogliere pellicole, a partire da quelle girate nel corso della Resistenza da partigiani con mezzi amatoriali, a costruirlo, in primo luogo con le sue interviste a protagonisti della guerra civile spagnola, dell’antifascismo e della Resistenza italiana, e a renderlo vivo e capace di trasmettere i suoi contenuti. Ha incessantemente promosso la raccolta di materiale d’archivio (interviste e immagini documentarie) poi rielaborato a scopo didattico divulgativo in molti documentari.
Fra i suoi documentari ricordiamo qui Scioperi a Torino (1962), ispirato in qualche modo dalle nuove chiavi di lettura dei comportamenti operai che si andavano elaborando proprio a Torino nel gruppo della rivista «Quaderni rossi», e Le prime bande (1983), straordinario film sulla nascita delle prime formazioni partigiane in Piemonte nel quale Paolo Gobetti si confronta da partigiano con altri partigiani, spesso sui luoghi stessi della Resistenza, ma altri titoli si devono attentamente prendere in considerazione nell’ambito della sua vasta e variegata filmografia.
La figura, l’attività, l’opera di Paolo Gobetti sono state ricordate finora in occasione di uno speciale omaggio dedicatogli nel corso del 17° Torino Film Festival (19-27 novembre 1999), e nella pubblicazione a cura di Umberto Mosca, Paola Olivetti e Gianni Rondolino uscita per la casa editrice Lindau nel 1999, ma anche nel numero speciale del 2016 di «Il nuovo spettatore» (la rivista da lui fondata e organizzata in varie serie nel corso degli anni di cinema) che raccoglie scritti dispersi o meno noti di Paolo Gobetti su fondamentali passaggi della storia del Novecento e sul suo cinema.
L’Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza è indissolubilmente legato alla figura di Paolo Gobetti, che è stato non solo suo fondatore, ma propulsore di idee e direzioni di lavoro e di ricerca, di intuizioni e suggestioni, di impulsi originali, sempre proiettato verso il nuovo e nello stesso tempo profondamente ancorato a un punto di vista non convenzionale dell’esperienza della Resistenza e dei suoi valori ispiratori e inoltre a una solida conoscenza del cinema, del suo linguaggio, della sua storia e delle sue relazioni con il contesto storico.
Il convegno vuole essere un momento per rinnovare la memoria della vita e dell’opera di Paolo Gobetti attraverso lo studio e l’analisi dei suoi lavori e per lanciare nuove direzioni di ricerca e approfondimento anche attraverso progetti mirati che saranno portati avanti da specifici gruppi di lavoro interpellati per l’occasione grazie alla partnership con il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Torino.